i primi 10 anni di SONG-TAABA

 



Song-Taaba Onlus

10 fantastici anni di amicizia e solidarietà:

 

1)

Song-Taaba nasce il 22 dicembre 2008. In 6 da un notaio. Tanta emozione ed  un’unica domanda: ed ora …  On-LU-S o mica come si fa?!”

Insieme lo abbiamo pian piano imparato. Forse perché abbiamo avuto due esempi/maestri stra-ordinari: padre Jean Ilboudo e la dott.ssa Chiara Castellani. Il primo ci ha portati in Burkina Faso la seconda in Congo. Da entrambi abbiamo imparato che solidarietà è prima di tutto incontro e conoscenza. A maggio 2009 al Teatro dell’Angelo uno spettacolo per presentare a tutti Song-Taaba Onlus che in lingua burkinabè significa: aiutiamoci gli uni gli altri. Inizia così un’esperienza che vuole mettere come fondamenta le parole di Gandhi:

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformate in azioni."




 

2)

2010 – i diritti non sono parole. Diritto allo studio senza scuole dove andare o accesso gratuito all’istruzione è un diritto negato. La maggior parte dei bambini sono quindi costretti a lavorare. Il progetto SOStegnoallostudio nasce dal desiderio di permettere l’iscrizione a scuola a bambini e ragazzi nati in famiglie con situazioni di grave criticità (un solo genitore, malattie invalidanti, grave indigenza) famiglie però capaci di garantire la frequenza scolastica. Abbiamo iniziato con poco più di 30 oggi siamo a 55 tra ragazze e ragazzi sostenuti.

Quell’anno arrivò anche la richiesta da parte di Chiara di inviarle un certo antibiotico necessario a salvare la vita ad un suo amico infermiere: Sirack. Altre realtà più grandi e consolidate di noi le avevano detto che le spese di spedizione non erano affrontabili/giustificabili per una sola persona. Piccoli è bello. Bello perché quando sei piccolo tutto svela con facilità grandezza, tutto ha valore. La nostra scelta – allora come oggi -  fu considerare ogni singola vita degna di essere aiutata. Perché la misura del valore di ogni vita è quello che diamo alla nostra. Sirack era ognuno di noi. Spedimmo, grazie anche all’aiuto di Fabio Raponi, i farmaci ed oggi Sirack è, un infermiere … vivo.  Salutiamo il 2010 con le parole di Fëdor Dostoevskij:

io mi sento responsabile appena un uomo posa il suo sguardo su di me





 

3)

2011: Realizziamo il Laboratorio delle donne. Una piccola grande storia di speranza. Le donne del villaggio avevano un terreno ma non avevano soldi, neanche quelli per pagarne le tasse. Dopo tanto attendere erano arrivate, con tristezza, a considerare di doverlo vendere.  Proprio in quel periodo accogliemmo la proposta di Padre Jean di aiutarle a realizzare un luogo dove poter abbinare percorsi di formazione alla tessitura a corsi di alfabetizzazione. Così, insieme, scoprimmo quanto siano vere le parole di Eraclito: Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato.

Nel 2011 sostenemmo finanziariamente Chiara e la sua personale battaglia perché la centrale idroelettrica tornasse ad essere funzionante. Inviammo anche molti scatoloni con farmaci e materiale per l’ospedale di Kimbau. La speranza è riuscita in Congo ad illuminare – nel vero senso della parola -  molti villaggi e l’ospedale stesso. Ancora oggi la centrale è funzionante





 

4)

2012: Acquistiamo un grande terreno nella zona di Ziniarè destinato alla costruzione di un Polo Scolastico. Durante l’anno molti scambi costruttivi con i gesuiti di Ouagadougou per giungere all’accordo che vincolerà l’uso della futura costruzione ad un Polo per percorsi di scolarizzazione. L’intento è offrire istruzione ma anche un luogo dove poter studiare così da contrastare la piaga della dispersione scolastica. Un luogo con luce elettrica, libri e qualche pc. Un luogo che tolga i bambini da sotto i lampioni dove sono soliti andare, a grappoli, la sera per poter studiare.

Quell’anno lo potremmo chiamare l’anno della luce perché siamo riusciti anche ad acquistare una lampada fotovoltaica che abbiamo inviato a Chiara perché potesse utilizzarla in sala operatoria quando restava senza luce. Salutiamo il 2012 con le parole di Nelson Mandela:

L’istruzione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo.





5)

2013 MI FIDO DI TE – Il titolo di una canzone di Jovanotti diventa un progetto anzi tanti micro progetti. Una 60ina all’inizio oggi più di 80. Piccoli prestiti con cui le donne possono avviare piccole attività artigianali o di micro impresa: orti, produzione di birra locale, semplici attività di ristorazione, etc. etc. Mohamed Yunus ha insegnato al mondo che i poveri non hanno accesso al credito se le garanzie sono solo quelle dell’” avere” ma se le garanzie diventano quelle dell’essere: essere persone degne di fiducia la vita delle persone cambia. Sono cambiate le loro vite – affrancandosi dalla miseria e iniziando percorsi di alfabetizzazione -  ma sono cambiate anche le nostre che grazie a loro abbiamo imparato qualcosa di più sul valore della fiducia.

E la fiducia è stata il filo rosso che ha permesso, in quello stesso anno, di sostenere la fine di un percorso di studi universitari a Roma per due suore congolesi, Pauline e Clementine, che Chiara aveva mandato a studiare qui. Terminati i soldi del progetto con cui erano partite rischiavano di dover rientrare senza aver completato gli studi. Sono state sostenute economicamente da Song-Taaba ed entrambe ospitate da una fantastica, accogliente, generosa famiglia amica – i Bernardel -  che ha saputo fidarsi di noi e di loro. Oggi sono entrambe in Congo ed entrambe infermiere. Salutiamo il 2013 con le parole di Ernest Hemingway:

Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è di dargli fiducia.





 

6)

2014 Iniziano finalmente i lavori per la costruzione del Polo Scolastico. L’alluvione che ha colpito la zona di Ziniarè ha causato danni che hanno fatto slittare la partenza di questo progetto. Costruire è condividere. Il lavoro è un’esperienza di solidarietà contagiosa. In estate le amiche e gli amici del gruppo Solidarietà Internazionale della Chiesa di S. Leone decidono di trascorrere alcune settimane a Ziniarè per aiutare a montare le finestre. Un dono il loro ed un esempio per tutti noi.

In quella stessa estate due amici di Chiara e di Song-Taaba – Andrea ed Emanuele – sono in Congo ad aiutare Chiara ristrutturando i locali della casa in cui lei vive e lavora in condizioni “minime”. Finalmente le sistemano il bagno. E l’aiutano a ripristinare un ambulatorio a Kingala Matele. Una missione utile che abbiamo contribuito a sostenere. Salutiamo il 2014 con le parole di Billy Graham:

Abbiamo due mani: una per ricevere e l’altra per dare. Non siamo cisterne che accumulano; siamo canali che condividono.





 

7)

Nel 2015 nasce Insieme a Chiara Castellani Onlus. Dopo 20 anni di attività Chiara ha finalmente una Onlus che rappresenta una casa comune di tutte le associazioni ed i singoli che hanno scelto di sostenerla, ciascuno secondo le proprie modalità. Song-Taaba e molti di noi sono fondatori di questa realtà e il nostro amico Nicola Corbo ne è attualmente il presidente. Insieme a Chiara Castellani Onlus permette di ottimizzare e valorizzare il fare di ciascuno in modo da offrire a Chiara maggiori certezze nel programmare il suo operato sul fronte della prevenzione - malaria, malnutrizione, AIDS – sul fronte della formazione infermieristica e su quello delle cure mediche.

Riusciamo finalmente in novembre a completare i lavori del muro di cinta del Polo Scolastico. Mura che servono a proteggere dagli animali i “preziosi” alberelli da noi piantati con grande impegno. Sotto questi alberi tra qualche anno saranno realizzate aule all’aperto. Salutiamo il 2015 con le parole di Christiane Singer:

La vera avventura della vita, la sfida chiara ed alta non è quella di fuggire l’impegno, ma di osarlo





 

8)

2016 – Le donne che frequentano i corsi di alfabetizzazione nel Laboratorio a volte sono costrette a fare lunghe assenze perché impegnate a portare le sementi nei mulini vicini per farle macinare. Lunghi percorsi a piedi con tanti pesi sulla testa e le spalle cui si aggiunge la spesa per la macinatura. Il sogno loro e nostro è poter realizzare un Mulino che le “liberi” da questa faticosa incombenza permettendo loro di avere il tempo di seguire i corsi per imparare a leggere e scrivere. Arriva un’importante donazione, una scelta di vita e di comunione che permette a queste donne di avere il loro mulino ed il tempo per poter studiare!

Nel 2016 sosteniamo Chiara nell’avviare un progetto coraggioso. Portare pane ed acqua nel carcere di Kenge.  In Congo i detenuti non ricevono pasti dal carcere. Così “fuori” si ruba per fame e “dentro” di fame si muore. Cambiano i reati ma la condanna è uguale per tutti … ed è una condanna a morte. Chiara ha sfidato il sistema ed è riuscita a far arrivare ai detenuti un pasto 4 volte alla settimana attraverso un progetto sostenuto anche da Song-Taaba.  Scelte di vita e di pace come la partecipazione alla Marcia che abbiamo scelto di far nostra (ad ottobre prossimo si tornerà a marciare verso Assisi chi vuol venire con noi ci scriva!) Salutiamo il 2016 ancora con le parole di Christiane Singer:

Il cielo consiste nell’intuire che quanto di gratitudine e di bene non metterò al mondo con le mie scelte non ci sarà 





 

9)

2017: Anno dopo anno le nostre missioni ci hanno permesso di portare a completamento 5 progetti in Burkina Faso seguendoli e sostenendoli in ogni fase della realizzazione. Nel 2017 Padre Jean ci chiede di aiutare una donna che ha bisogno di un’operazione ad un occhio ma non è in grado di sostenerne tutte le spese. Grazie ad una cordata di generosa disponibilità in cui sono stati fondamentali quanto eccezionali Annamaria Angrisani ed il dott.  Rocco Adduci (entrambi con noi stasera così possiamo ringraziarli ancora una volta) Mariam ha potuto curare il suo occhio. Ora vede bene.  Mariam e suo marito Patrick sono stati alcuni giorni insieme a noi insegnandoci in poco tempo la grandezza del saper essere grati di ogni più piccola cosa.

Nel 2017 - come ogni anno -  abbiamo acquistato e consegnato a Chiara piccole apparecchiature elettroniche per la scuola infermieri e per l’ospedale.

I progetti in Burkina vanno avanti bene consolidando gli effetti positivi per le amiche e gli amici che vivono nei villaggi. Salutiamo il 2017 con le parole di un Proverbio africano

“Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme.” 






 

10)

2018: lo stesso spirito che ci fece scegliere di acquistare l’antibiotico per salvare la vita a Sirack ci fa scegliere di completare la raccolta fondi per poter salvare Amadou.  Amadou è un bimbo di 12 anni investito in Senegal da un auto che lo riduce in fin di vita.  Oggi Amadou, dopo una doppia operazione ed una lunghissima degenza è tornato a vivere in salute.

Nuovi incontri fanno nascere nuovi progetti. Un sacerdote burkinabè, Antoine, ci ha inviato una richiesta di sostegno per la realizzazione di un Polo di formazione nella comunicazione e nell’ informatica da realizzare nella provincia di Fadà. Un progetto destinato a ragazzi grandi ed adulti per consentir loro di poter utilizzare bene i computers e farne strumenti di cultura.  Stiamo valutando cosa possiamo fare insieme.

Attraverso Insieme a Chiara Castellani Onlus continua il nostro sostegno a tutte le attività di Chiara con sempre particolare attenzione alle borse di studio per la scuola infermieri.  

Il nostro viaggio nel tempo, il nostro ponte di parole tra passato e futuro si ferma qui. L’ultimo passo lo affidiamo alle parole di S. Francesco d’Assisi che speriamo di saper far nostre nei prossimi anni:

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile  -  S. Francesco










Nessun commento:

Posta un commento